martedì 26 marzo 2013

"QUEL CHE SERVE X FARCI SORRIDERE"

Trovare libero l'ultimo tavolino al sole,sedersi per bere un caffè...
Il caffè arriva 
con accanto una bustina di zucchero di canna,
il barista se ne è ricordato,
non c'è bisogno di alzarsi,
andare al bancone,
oppure dire:"Mi scusi,mi porterebbe lo zucchero di canna?"



Ecco un giorno di felicità,in cui non comincia mai a piovere,non suona il telefono,non ci si è dimenticato il portafoglio da qualche parte,non arriva uno scocciatore e dice "Ti faccio compagnia"

Oppure suona il telefono ma è una bella notizia,
di quelle che lascia la contentezza e una risata,
e allora in un giorno di  non felicità
 ci si potrà ricordare di quel caffè al sole
con lo zucchero perfetto,
quando non pensavamo che a essere lì.

Perchè la caratteristica principale di un giorno di felicità è questa:
non si desidera essere in nessun altro posto,
fare qualcos'altro,
ricevere una telefonata che non sia quella .

E' un lampo perfetto dentro l'imperfezione dei giorni.
Come un messaggio un pò indecente,
ma non troppo,
che potrebbe significare molto di più
di quello che sembra,
e la felicità sta nell'immaginazione,
e nello stupore di averlo ricevuto.

E poi il meraviglioso senso di pace che dà una cosa fatta,e forse fatta bene:
in un giorno felice c'è sempre la fine,
o l'inizio di un impegno
(il tempi di mezzo non è mai così felice,perchè si riempie di preoccupazione, di ostacoli e di pigrizia),c'è la sensazione di essere liberi.


E' il giorno in cui i bambini vanno a letto senza fare storie,perchè dicono:
"Siamo stanchi,buonanotte".
E proprio in quel momento comincia
il film
 che avevi perso al cinema perchè i bambini non volevano mai andare a dormire.


E' la mattina in cui una vicina di casa ci dice:"Beata te,che hai solo vent'anni".

La vicina è svaporata e quasi cieca,quando  avevo vent'anni io i cellulari avevano un'antenna gigantesca,ma sembra così sincera che..

la giornata continua così..
con addosso soltanto vent'anni,e gli stessi jeans,la stessa birra,
e..

..e il ricordo del pensiero sul domani
 che avevo allora.


La risposta adesso è:

"Ci sono molti giorni felici,
e nessun'altra vita da desiderare".


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