sabato 28 dicembre 2013

BABBO NATALE ESISTE!!



    Prima o poi arriva la domanda più temibile :
     "Mamma ,Babbo Natale  esiste davvero?".



Per cavarvi dall' impaccio
(distruggere o no quella magia?)
potete prendere ispirazione da ciò che fece più di cento anni fà Philip O'Hanlon,un signore di New York che se la cavò consigliando a sua figlia Virginia di rivolgere la stessa domanda al New York Sun,importante quotidiano dell'epoca.



"Se lo dice il Sun allora è vero" disse da bravo Ponzio Pilato.
Virginia allora aveva solo otto anni  ma iniziava già a dubitare dell'esistenza
di Santa Claus:aveva amici arguti e chiacchieroni.
Scrisse allora una letterina al direttore del giornale,chiedendogli timidamente la verità,
NIENT'ALTRO CHE LA VERITA'


L'arduo compito di risponderle fu affidato a Francis P.Church,un vecchio giornalista ed ex corrispondente di guerra.
La sua s
risposta,pubblicata il 21 settembre 1897,commosse i lettori perchè interpretava perfettamente lo spirito del Natale ed è diventata un cult nella cultura popolare americana.

"Si ,Virginia,Babbo Natale esiste",
scrisse senza esitazioni Church.
I suoi amici,spiegò,erano stati contagiati dal cinismo degli adulti e riuscivano a credere solo a ciò che vedevano,ma le cose più vere e reali del mondo sono quelle che nè bambini nè adulti possono vedere e toccare.

"Come sarebbe arido il mondo se Babbo Natale e le bambine come te ,Virginia,non esistessero!
Non ci sarebbero la capacità dei bimbi di credere alle favole,ne alla poesia nè le cose romantiche che rendono sopportabile la nostra vita.

Non avremmo alcuna gioia,se non quella del tatto e della vista"
Nel corso dei decenni questa lettera di Church è stata tradotta in più di venti lingue:è diventata l'editoriale inglese più stampato sui giornali e ogni anno è riprodotta su tazze,magliette,addobbi natalizi e vetrine dei negozi.
Nel 1932 la storia fu musicata e trasmessa in TV dal canale Nbc e nel corso degli anni la corrispondenza tra Virginia e Church ha ispirato musical ,film,cartoni animati e spot televisivi,come quelli dei grandi magazzini Macy's,fatti per charity.
Lo stesso successo,insomma che accompagna da sempre i classici come il CANTO DI NATALE di Dickens.

Curiosamente la sua storia non è arrivata fino a noi,che pure dagli Stati Uniti abbiamo copiato di tutto,da Halloween in giù.
Virginia diventò grande,si laureò come maestra e direttrice di scuola.
Nel dicembre del 1969,due anni prima di morire,fu ricoverata in ospedale.
La vigiglia di Natale ricevette la visita di un volontario vestito da Babbo Natale.
"Le ho dato un bacio sulla guancia e lei mi ha giurato che a quella favola ci crede ancora"raccontò poi lui.


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